lunedì 24 novembre 2008

29 Novembre: Varese legge Gomorra, ci sei anche tu ?

Sabato 29 novembre a Varese si terrà una maratona di pubblica lettura dalle 11.00 alle 19.00 in Piazza Monte Grappa.

In difesa della legalità e del diritto di ognuno ad essere libero cittadino nel nostro Paese contro lo strapotere e i soprusi della camorra e di ogni mafia

Se vuoi aderire, dedicando cinque minuti del tuo tempo come lettore, puoi iscriverti presso le librerie cittadine: Del Corso, Feltrinelli, L’insubrica, Elledici, Croci, Libraccio

oppure invia una mail a organizzazione@pdvarese.it

martedì 18 novembre 2008

I litigi di Forza Italia ci costano 80 mila euro

Non finisce la brutta storia tra Tiziano Langè, assessore al bilancio a Castellanza fino al giugno scorso e il sindaco Fabrizio Farisoglio. Da Giugno dell'anno scorso i due litigano: il sindaco estromette il suo assessore dal consiglio comunale e lui fa ricorso al Tar; lo vince e deve ritornare in consiglio comunale, ma il sindaco lo estromette ancora.

Costo per i castellanzesi ? 10.000 euro di spese legali per opporsi (invano) al ricorso di Langè al Tar più i soldi spesi da Langè, che fino ad ora ha pagato di tasca sua, ma che ha già detto di voler essere risarcito dal comune.

Ma perchè litigano i due ? A quanto pare per varie cose, ma anche per i 70 mila euro che il sindaco ha deciso di spendere per fare più bello l'arredamento di Palazzo Brambilla. Chi li ha pagati quei 70 mila euro ? Sempre noi cittadini.

Loro litigano e noi paghiamo.

Per un bel riassunto delle ultime puntate vi rimandiamo a Varese News.

martedì 11 novembre 2008

Il Pgt di Castellanza: tante nuove case per una popolazione che continua a diminuire ?

Il Piano di Governo del Territorio : finalmente l’Amministrazione comunale di Castellanza ha messo a disposizione dei cittadini quanto dei documenti è stato fin ad oggi preparato.

E’ bene precisare subito che non è facile orientarsi ed estrarre un succo coerente da diversi documenti che si citano e si richiamano l’un l’altro, tra relazioni introduttive che vorrebbero spiegare, affermazioni di principio a volte retoriche ed enfatiche, tecnicismi virtuosistici, informazioni storiche, dati statistici, desideri utopistici ed intenzioni reali più o meno esplicite o semiconfesse.

Ma due cose sono chiare: la prima è che cosa dovrebbe e potrebbe essere un PGT ed un’altra è che cosa intenda farne l’attuale giunta e le due cose non sembrano coincidere.

Il PGT non deve essere un piano di utilizzo e sfruttamento del territorio con lo scopo principale di costruire nuovi immobili e nuove attività produttive e commerciali.

Il PGT deve essere un progetto di sviluppo della città a lungo termine che migliori le condizioni di vita di chi ci abita. Deve affrontare, indicare le vie e porre le basi concrete per risolvere le pesanti criticità che sono eredità della storia passata.

Queste criticità e gli obiettivi conseguenti da porsi sono ben chiari e ben definiti dai documenti predisposti in ambito regionale e provinciale nel cui contesto il piano deve svilupparsi:

Riduzione progressiva del verde.

Eccessivo e disordinato sviluppo edilizio.

Scarsissima mobilità e coordinamento dei servizi nella conurbazione in cui Castellanza si trova inserita.

Alto grado di inquinamento.

Stato del fiume.

Di questi aspetti, nella parte dei documenti esaminati che riguarda le azioni ipotizzate, ci sono formulazioni generiche e qualitative, mai impegni.

Degli immobili da costruire, ampliare, modificare si trovano idee chiare e precise. Si arriva a definire che in certi ambiti occorre uno sviluppo verticale che si stacchi dal contesto, che altri edifici dovranno essere ad avanzato contenuto tecnologico, altri più dimessi. Si dice altrove che l’utilizzo del suolo residuo e sacrificabile (ma dov’è? perché residuo e sacrificabile?) sarà minimo. Ma quanto minimo e per costruire immobili quanto necessari? Un dato fornito è la sicura diminuzione della popolazione verificatasi negli ultimi dieci anni.

I documenti prodotti meritano analisi attente e puntuali. Abbiamo certo iniziato a farle. Questa nota è solo l’espressione della prima impressione.

Come abbiamo già detto, il tutto è assai complesso e possiamo e vorremmo sbagliarci ma quello che ci appare ora e che sinceramente come cittadini temiamo è che si stia mettendo in opera un progetto di sfruttamento economico di quanto resta del territorio di Castellanza. I benefici per i cittadini non si intravedono né si vede un piano di grande respiro per il futuro della città.

Il quadro che appare della Castellanza futura è quello di una città ancora più cementificata, con verde ancor più ridotto, senza un sistema credibile di mobilità alternativo all’uso dell’auto privata e con i servizi essenziali: supermercati e stazioni ferroviarie decentrati in periferia.

Siamo qui con la speranza di essere smentiti dai fatti ma le dichiarazioni trovate sulla stampa locale del Sindaco e del “Super Assessore” Caldiroli non contraddicono proprio l’impressione negativa( cfr.Prealpina del 17 e 20 settembre). Purtroppo la rafforzano.

Il pd di Castellanza

giovedì 6 novembre 2008

Emergenza Povertà: una Proposta

Lettera aperta all'assessore alle politiche sociali

Quindici milioni di italiani sono a rischio povertà, costretti a vivere con circa 600 euro al mese, meno della metà del reddito medio.
L'Italia, secondo il rapporto 2008 Caritas - Fondazione Zancan, è un paese diviso, con i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri.

E Castellanza?

Secondo la Caritas cittadina e le altre associazioni che si occupano delle persone in difficoltà, non sta molto meglio: anche da noi ci sono persone che faticano ad arrivare a fine mese, che non riescono più a pagare affitto, bollette e soprattutto non riescono a mangiare.

Il partito democratico si è messo all'ascolto di chi quotidianamente vive i problemi delle persone, senza preoccupazione di immagine o comunicazione, e da questa collaborazione sono emerse le seguenti necessità:

1) una mensa per i poveri che possa distribuire un centinaio di pasti al giorno tra mezzogiorno e sera

2) una casa di accoglienza per donne maltrattate con bambini.

Attualmente le associazioni che si occupano di questi problemi sono costrette a rivolgersi ai comuni vicini, che però hanno le loro strutture già sature. Con la crisi economica che stiamo vivendo è prevedibile che la situazione peggiorerà e quindi aumenteranno le persone che avranno bisogno di aiuto.
La povertà è ormai una priorità che richiede un piano adeguato di intervento per contrastarla.

È necessario individuare una struttura ( in città ne abbiamo molte) dove poter organizzare un servizio mensa e ricavare 2 o 3 camere da tre posti letto ciascuna per far fronte a situazioni di emergenza.

Il circolo PD di castellanza