venerdì 6 marzo 2009

Oggi Crescita Zero, Domani Maternità


Ecco le nostre proposte:

Sostenere il ruolo della famiglia come luogo di esercizio delle solidarietà tra generazioni, della cura, degli affetti. Servono una società e un fisco amici della famiglia.

Vogliamo sia riconosciuto il valore della maternità e della paternità.

Istituire, al posto dell’attuale assegno familiare, l’assegno per il sostegno delle responsabilità familiari come contributo al reddito.

Dotare ogni bambino di un conto individuale da 0 a 18 anni, costituendo una sorta di reddito apposito per la formazione, da restituire in tempi lunghi a tasso zero. Prevedere dalla prossima Finanziaria un assegno di 2.500 euro all’anno per ogni bambino fino a tre anni.

Raddoppiare, nel corso della legislatura, il numero degli asili nido.


8 MARZO

GIORNATA INTERNAZIONALE

DELLA DONNA


Auguri a tutte le donne

affinché realizzino i loro progetti

di vita con serenità e forza


Nell’inverno del 1908, a New York, le operaie dell’industria tessile Cotton scioperarono chiedendo migliori condizioni di lavoro. Lo sciopero durò alcuni giorni, finchè l’otto marzo il proprietario, Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica e imprigionò le scioperanti nell’opificio, al quale venne appiccato il fuoco. Tutte le 129 operaie morirono.

Nel 1910 Clara Zetkin, leader socialista tedesca propose di eleggere l’otto marzo Giornata Internazionale della Donna .

Da allora l’otto marzo è diventato simbolo di lotta per l’affermazione di nuovi diritti e di solidarietà con le donne di tutto il mondo.

Tappe principali dell'emancipazione femminile in Italia:

1678.
Lucrezia Cornaro, giovane di vastissima cultura (parla correntemente 6 lingue ed è studiosa di teologia e filosofia), diventa, per incarico della Repubblica di Venezia, la prima professoressa universitaria.

1758. La bolognese Anna Morandi, occupa la cattedra di anatomia all'Università di Firenze. Nei moti carbonari del 1821 si distingueranno le donne chiamate in codice "giardiniere", ma si tratta soltanto di casi isolati, in generale, nelle donne si continua a vedere solo qualcuno da destinare alla cura della casa e dei figli, da tenere lontano dalle attività politiche e sociali.

1889. Viene fondato a Varese il primo sindacato femminile che difende i diritti delle tessitrici.

1907. Entra in vigore la prima legge sulla tutela del lavoro femminile e minorile. La prima donna italiana, la torinese Ernestina Prola, ottiene la patente per la guida automobilistica. Maria Montessori fonda, nel quartiere popolare di S. Lorenzo, a Roma, la prima "casa del bambino".

1907. Anno di fondazione dell'Unione Donne di Azione Cattolica (UDACI), che cerca di opporsi alla laicizzazione della scuola e di promuovere la cultura femminile.

1912. Sulla scia della Lega Socialista, nata agli inizi del secolo, si costituisce l'Unione Nazionale delle donne socialiste. Da qualche tempo esule in Italia, Anna Michailovna Kuliscioff, a fianco di Filippo Turati, lavora per inserire la donna nella vita politica e affinchè lo Stato ne riconosca i diritti.

1918. Nasce la Gioventù Cattolica, destinata a formare le giovani dall'infanzia fino ai 30 anni alla vita religiosa e sociale.

1931. Il Fascismo abolisce tutte le associazioni cattoliche e solo dopo la ferma presa di posizione di Pio XI, permetterà loro di vivere a condizione che esse abbiano solo uno scopo religioso.

Tuttavia la seconda guerra mondiale, assai più della prima, porterà la donna, ad occupare anche posti di grande responsabilità civile considerati fino a quel momento soltanto "maschili" ottenendo non di rado risultati anche migliori. L'apporto dato dalla donna alla Resistenza è stato spesso insostituibile.

1945. Nascono il Centro Italiano Femminile (CIF) che fonda la sua identità su principi e valori cristiani e si prefigge la promozione sociale e religiosa della donna e l'Unione Donne Italiane (UDI), legata alla storia del movimento operaio, che si propone di coinvolgere attivamente le donne nella vita del Paese attraverso la giusta valorizzazione delle risorse femminili.

1945. Anche in Italia dopo Svezia (1866), Finlandia (1906), Norvegia (1909), Danimarca (1915), U.R.S.S. (1917), Inghilterra (1918), Stati Uniti (1920) e Francia (1945) fu riconosciuto alle donne il diritto di voto.

1950. Viene emanata la prima legge che garantisce la conservazione del posto di lavoro per la lavoratrice madre.

1950. Angela Cingolani, democristiana, è la prima donna sottosegretario d'Italia.

1958. E' approvata dal Parlamento, una legge, proposta dalla senatrice Lina Merlin (socialista), in cui si sancisce la chiusura delle Case di Tolleranza. Nasce il Corpo di Polizia femminile